Presentazione del volume “Cinque architetture svizzere. Progetto, inconscio, natura” di Carlo Prati (Casa Editrice Libria, Melfi 2016). Il saggio guarda all’architettura non soltanto come ad una disciplina tecnico scientifica ma piuttosto e soprattutto come ad un’arte che racchiude in sé una molteplicità di aspetti e significati simbolici.
Il convegno del 21 Settembre presso la Casa dell’Architettura
Stabilire un interazione ed un dialogo operante tra architettura svizzera ed architettura italiana è l’obbiettivo peculiare di questa iniziativa. Il convegno intende mettere in luce, attraverso la chiave di lettura proposta dal saggio presentato, lo speciale rapporto che entrambe le realtà stabiliscono con la composizione architettonica e la natura intesa in modo duplice sia come paesaggio esteriore che interiore.
Gli ospiti del convegno: Jacques Gubler, Franco Purini, Nicola Braghieri, Gianni Celestini, Cherubino Gambardella, Valter Scelsi
Convegno a cura di Libria Edizioni http://www.librianet.it/index.php
La partecipazione al convegno riconosce 3 Crediti formativi (CFP). Per la prenotazione online
http://www.architettiroma.it/formazione/notizie/17380.aspx
Mercoledì 21 Settembre 2016 ore 14.30 – Casa dell’Architettura Piazza Manfredo Fanti 47 – Roma
Carlo Prati.
Cinque architetture svizzere.
Progetto, inconscio, natura.
Prefazione di Jacques Gubler
con un intervista a Valentin Bearth
Anno di pubblicazione: 2016
Edizioni: Libria
Collana: Mosaico
Caratteristiche: formato 15×21, pp.144
Prezzo: € 16.00
ISBN: 978 88 6764 078 2
http://www.librianet.it/libro.php?id=1372
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«Caro Prati.
Oggi Primo Maggio!
Una bella domenica di pioggia (almeno a Basilea, non a Sotchi),
una giornata buia, ideale per leggere la storia di Enea.
Sono rimasto però sotto la luce del tuo grande piccolo libro.»
Jacques Gubler
“Io non faccio differenza tra il costruire nella natura, nella campagna o in città. Alľinizio di un progetto voglio essere aperto, non voglio pormi dei vincoli prestabiliti.
Posso trovare nella città dei luoghi che sono molto intimi, dove cerco di proteggermi dal chiasso, di chiudermi, oppure, luoghi in cui cerco di aprirmi (…) spesso infatti si dice di noi architetti dei Grigioni che siamo gli “architetti della montagna”.
Noi, in questo caso, rispondiamo sempre: no!”
Valentin Bearth
https://carloprati.wordpress.com/2016/06/08/cinque-architetture-svizzere/